
Parliamo di nuovo di un regista italiano che si è dedicato per passione all’horror movie: Alex Visani. Nello specifico parliamo del suo film Carne morta (anno 2018).
La trama di Carne morta è molto semplice. Un maniaco si aggira per la città. Una ragazza muore. I due dialogano tra loro. O meglio, il maniaco si lancia in un lungo e tortuoso monologo con lei.
Un gioco che è a tratti sadico, in cui la vittima è costretta a sentire cosa ha da dire il carnefice. Una sorta di catarsi che il nostro serial killer fa con storie dell’orrore raccontate dal punto di vista dello psico-killer.
Storie lugubri, sanguinolente. Storie di morte e di follia, l’ultima delle quali ha coinvolto in prima persona proprio colei che sta ascoltando: la morta.
Cosa fa Visani con questo suo lungometraggio? Si dedica alla visione senza senso, ma pur sempre interessante, del killer-narratore.
Un personaggio complesso che introduce due storie: la sua e quella della ragazza. La cosa che rimane di più di questa visione a noi spettatori è il montaggio surreale, a tratti satirico ed ironico.
Un sistema narrativo che ci fa dire che il film ha una buona idea di fondo, ma che alla fine non è stata sviluppata a dovere. Questo perché la pellicola manca di spessore, soprattutto da un punto di vista della fotografia e dell’interpretazione.
Piccolo appunto sul regista che ha fatto della passione per il cinema horror la sua professione. Lo stesso Visani ha raccontato in più occasioni che l’amore per le cose macabre è nato con lui, sin da piccolissimo.
Con il tempo, Alex è diventato un bambino attratto dalle cose orripilanti, oscure, diciamo pure semplicemente diverse da come le si vedono ogni giorno, nel nostro bel mondo della televisione da Mulino Bianco.
Il regista di Carne morta, Alex Visani, che ha fatto della sua passione per le cose orripilanti un mestiere artistico.
Secondo Visani l’horror può essere la chiave per dare un altro punto di vista allo spettatore sulla vita. Una specie di mondo parallelo, una bolla di vetro al cui interno scorre la vita in modo più crudo. Sapere che anche questa versione della storia può esistere alle volte ci protegge dall’orrore vero, quello della cronaca nera.
Visani ha dichiarato: “Dirigere film è il mio modo di dare forma alla mia passione attraverso le immagini e, più semplicemente, il mio umile omaggio e contributo al genere che tanto amo.”
Ma qual è il problema vero di Carne morta? Senza alcun dubbio la mancanza di un budget adeguato al racconto.
In generale per fare il cinema horror – soprattutto in Italia – servono i soldi. Spesso non si riesce a reperire la quantità di fondi necessaria per portare avanti il lavoro in libertà.
Si tratta di un genere piuttosto costoso, vista la necessità di effetti speciali. Non solo. Anche gli attori spesso sono sotto pagati: servirebbe la possibilità di realizzare casting adeguati, per trovare delle vere scream queens, o ancora dei serial killer degni di questo nome.
Una cosa è certa: sui set di Visani, come ad esempio quello di Carne morta, la fantasia è la vera padrona. L’unica in grado di dare vita alle sue storie, con pochi euro, e questa è anche la forza di questo regista.
Per realizzare un progetto come Carne morta gli elementi fondamentali sono 3: la storia, e quella non manca, i dialoghi – diciamo pure che anche sotto questo aspetto ci siamo – ed infine la scrittura, ovvero la sceneggiatura.
L’importante è sempre e comunque coinvolgere il pubblico e creare colpi di scena che possano indurre in lui paura e sospetto. Altrimenti che film horror sarebbe?
Per questo motivo, al di là di come viene scritto il film, l’anima dell’horror sono gli attori, le loro facce e la loro interpretazione.
Carne morta è un film del 2018 del regista horror emergente Alex Visani
In Carne morta i protagonisti mancano un pò di tecnica, ma possiamo dire che non gli manchi la bravura e la mimica, che li rende piuttosto credibili.
L’elemento fondamentale è infine la suspence. Forse il peggiore da gestire per un registe di film horror. Lo stesso Visani ha dichiarato: “È un sottile filo sul quale muoversi come equilibristi e può garantire il successo al film stesso.”
Non tutti i film di questo genere puntano alla suspence. Alcuni trovano nell’ironia e negli effetti splatter, spesso comici, la loro chiave di lettura ed espressione. Carne morta è uno di quelli.
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